La fine del potere di Mubarak – breve considerazione ciclologica

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Gli avvenimenti in Egitto, sviluppatisi dalla fine di gennaio, che hanno portato all'attuale situazione di cambiamento rivoluzionario, hanno avuto il loro epicentro nella rivolta di centinaia di migliaia di persone nelle piazze delle città. Possiamo pensare che la fiammella la quale ha innescato i tumulti sia partita dalla Tunisia (con la partenza di Ben Ali), ma riteniamo che una certa atmosfera di ribellione aleggi e serpeggi nel mondo quest'anno, al di là della meccanica causa-effetto.
 

In precedenza, abbiamo parlato delle risonanze dentro il flusso spiraliforme del tempo, e di come situazioni storiche all'interno della spirale si ripresentino ciclicamente, anche se si mostrano con una veste del tutto nuova per ciò che riguarda i personaggi coinvolti, l'ambientazione, la durata. Allo stesso modo di un frattale il cui disegno è autosomigliante, anche se riprodotto in scala più piccola o più grande.
 

Le immagini delle migliaia e migliaia di persone in piazza coi fuochi d'artificio – come se fosse la fine dell'anno – che accoglievano rumorosamente le dimissioni di Mubarak, ci fanno pensare come forse questo evento, tutto sommato non di portata così grande rispetto alle "sorti del mondo", potrà ripresentarsi su una scala più piccola, analoga o molto più vasta.
 

spirale civiltà perdute

 

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