Una storiella

Voglio proporvi una piccola riflessione che so già per molti risulterà assurda o banale.
Esiste una casa grande bella ed ospitale, dove gli abitanti posseggono tutto l’occorrente per vivere ma dalla quale nessuno può uscire. Un ristretto gruppo di questi abitanti, travolti da un desiderio megalomane di possedere più degli altri, escogita un sistema di valori nel quale vengono stravolti i normali criteri di vita quotidiana degli abitanti, che a loro insaputa, da un momento all’altro, si trovano ad essere completamente assuefatti. Il sistema prevede che ogni abitante assuma una posizione sociale più alta in base a quello che consuma e non per quello che effetivamente vale. Il consumo delle risorse della casa diventa frenetico e parte degli abitanti si trova totalmente spiazzata senza più quel benessere al quale era abituata. Ecco che, per ritrovare quello che si è perduto, gli abitanti impoveriti si azzuffano con quelli che si sono arricchiti sconvolgendo quell’equilibrio naturale della casa che, a causa del selvaggio ed indiscriminato consumo delle risorse, è ormai diventata inospitale. Anarchia, lotte, degrado e violenza distruggono tutto, persino coloro che hanno escogitato il nuovo ordine. La vita ormai nella casa è finita.
Domanda!
Tutto quello che è successo nella casa ha chi ha giovato?
Gli abitanti che hanno proclamato il nuovo ordine sociale dove sono finiti?
Tutti gli abitanti della casa dove sono?
La casa è deserta, la casa non vive più!
Uno strano essere che si trova in giardino sorride compiaciuto e soddisfatto. Con la sua chiave entra nella casa, aggiusta le cose a lui più care e, incurante del disordine fa una telefonata. La voce che risponde, ansiosa chiede se il piano è riuscito. Tutto OK risponde lo strano essere, troppo facile! Per Una così bella casa valeva la pena attendere un pò di tempo ma la stupidità, arroganza e ingordigia dei suoi abitanti ci ha permesso di occuparla senza nemmeno firmare un contratto. Troppo sciocchi questi terrestri!
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