Centomila punture di spillo

Negli ambienti della contronformazione, o informazione alternativa a quella della tv e dei giornali, abbiamo notato come vi sia a volte qualcuno che spera in una apertura dei mezzi di comunicazione di massa agli argomenti che finora si aggirano soltanto nelle cantine del cyberspazio.
Si pensa, per esempio, che sul Tg1 – o in uno di quei salotti televisivi – vengano affrontati argomenti scomodi che i giornalisti non hanno mai toccato fino ad ora.
E quel qualcuno non spera tanto in uno SpecialeTG sul "governo ombra", che svelerebbe i propositi secolari (Novus Ordo Seclorum) per l’instaurazione del "Regno dell’uomo" contro il "Regno di Dio", non si illude di vedere prima o poi una trasmissione televisiva o radiofonica sui
progetti che prevedono un unico centro di potere economico finanziario mondiale gestito da una élite ristretta di miliardari burocrati che pensano ai loro piani tra la City di Londra e New York, tra Washington e Bruxelles, non si immagina di vedere pubblicata sui giornali una tabella di metodi per rendere ancora più manipolabile la popolazione attraverso sostanze nocive sprigionate dalle scie di certi aerei – le quali, tra l’altro, cambiano il clima –  oppure attraverso vaccini preparati per questo scopo con il pretesto di pericolose "pandemie" di influenze che fanno meno vittime di un raffreddore, oppure attraverso un’alimentazione scadente e manipolata dalla genetica, no, quel qualcuno non parla di tutto questo, ma di dare spazio alla Tv, alla radio, sui giornali, alle "battagile di Beppe Grillo", lo sponsorizzatore di un nuovo partito italiano nato dalle interazioni sul web chiamato "Movimento 5 stelle" (strapieno di marketing dalla testa ai piedi, come si è già scritto su questo blog), il capopopolo che ha riempito le piazze, con due "VDay", nel settembre 2007 e nell’aprile 2008, e poi ha lasciato grillini e travaglini abbastanza a bocca asciutta andandosene all’estero, mentre ora come ora "Kriptonite"Di Pietro (il quale è stato nominato così da Grillo per mostrarlo come un eroe dei fumetti che si batte contro il marcio del mondo politico), sembra allineato quasi più col sinistro Bersani che con l’eroe DeMagistris, il quale sappiamo quanto stia dalla parte del progetto (mefistofelico!) chiamato "Eurolandia" .
Del "Trattato di Lisbona", Grillo ne ha trattato in un post del 2008 e poi ha lasciato perdere. L’agenzia di marketing e comunicazione chiamata
Casaleggio  preferisce organizzare i calendari dei santi laici e continuare nella creazione di una categoria dell’immaginario, quella inerente al far pensare che "i partiti sono tutti morti", "per essere un buon politico bisogna avere la fedina penale pulitissima" e "senza se e senza ma a fianco della magistratura (una supercasta che può essere eccome guidata da poteri antidemocratici transanazionali)".
Su una cosa siamo d’accordo in tutto e per tutto con Grillo & C: cioè sulla difesa della Rete da coloro che vogliono imbavagliarla, regolamentarla, farla diventare meno libera insomma. Su questo c’è piena sintonia di vedute, poichè il presente blog pensa che l’attuale Web sia lo stadio embrionale di una coscienza unica del pianeta, che vedremo affermarsi.
Non siamo d’accordo, invece, su alcune strategie del blog di Beppe: sull’eroificazione di Marco Travaglio, per esempio, sulla glorificazione di Michele Santoro e sul voler creare una fetta di opinione pubblica basata sulla rabbia nei confronti di questa classe politica.
E’ vero che la Rai di oggi è sul serio inguardabile, da ogni punto di vista la si guardi, appunto: il controllo totale dei partiti sulla "televisione di stato" (non parliamo poi di Mediaset!) ha creato un mostro di piattume e conformismo da fare invidia ai momenti più bui degli anni cinquanta.
Lo dico con cognizione di causa dal momento che la mia famiglia (nonna, mamma e papà) la guarda in continuazione, e vedo che questa tv attuale è una specie di energia ipnotizzatrice negativa senz’alcuna idea nuova, senz’anima, coi soliti tizi coi contratti a tempo indeterminato che si spostano da uno studio all’altro di Via Teulada senza un perchè plausibile. Deve venire senz’altro utilizzata la Programmazione Neuro Linguistica nell’invenzione o scelta di certe musichette commoventi durante alcuni momenti cardine del programma condotto da Lamberto Sposini, "La vita in diretta"; poi abbiamo Carlo Conti e Max Giusti, i quali sono due conduttori che chiamerei piuttosto "servi del sistema" vista la glorificazione del Dio Danaro e del conformismo più patologico che viene "commessa" dalle trasmissioni da loro condotte quotidianamente, mentre poi vengono annunciati i "titoli del Tg1", ovvero la disinformazione della sera, che ricorda vagamente quella di Goebbels in Germania negli anni 30.
Penso che anche lo stesso Confalonieri, lo stesso Letta, lo stesso Berlusconi non riescano davvero più a controllare il mostro Rai (i primi due canali soprattutto), che è una specie di spandiletame colorato a getto continuo, una creatura che ormai sembra vivere di vita propria.
E le copie di "Chi", "DiPiù", "Sorrisi&CanzoniTV" assieme a tutte le migliaia di riviste di pettegolezzi VIP nelle edicole, sembrano essere delle specie di appendici cartacee di tutta la roba condizionante che passa in Tv ogni giorno, ormai fuori controllo, la quale sembra somigliare al Blob dell’omonimo film degli anni cinquanta come, del resto, avevano profetizzato Enrico Ghezzi e Marco Giusti vent’anni fa.
Tornando a Beppe Grillo e al suo blog gestito dalla Casaleggio, si può dire che, nonostante tutte le "battaglie" lanciate, quelle vinte sono veramente poche. A cosa serve portare centomila persone in piazza a Bologna e a Torino se poi non cambia praticamente nulla nel concreto a distanza di due, tre anni di ciò che si era proposto e il "Parlamento pulito", per esempio, è invece sporco come e più di prima?!
Sono del parere che questi "personaggi scomodi" si siano ritagliati una loro fetta all’interno del panorama politico italiano, una loro percentuale (%) in cui continuare a fare i capopopolo con un popolo che è più che altro virtuale, crede che "il bene stia da una parte sola (la loro, Travaglio, Santoro, DiPietro ecc)" e li vota perchè "sono quelli del cambiamento" quando invece sono essenzialmente i meno peggio (ma quanto meno?), e non sono altro che i servi buoni dei soliti padroni del vapore (quelli del NWO e dintorni). Ricordano, a tratti, un po’ Fausto Bertinotti e la sua "Rifondazione Comunista" quando nel maggio 2001 – dopo una debacle spettacolare del centrosinistra – si era mostrato felice di fronte alle telecamere di Bruno Vespa perchè il partito da lui capeggiato era riuscito a prendere il 7-8%, quella percentuale che – ironia della sorte – sarebbe servita a Rutelli e compagnia bella per sorpassare il centrodestra, e sì che ne avevano speso denaro pubblico nei manifesti 4m x 6 per cercare di emulare "Mr. Comunicazione", da Arcore.
Per non parlare di quella polemica antipatica – sempre a quei tempi – quando il regista Nanni Moretti, il futuro guidatore del movimento dei "girotondi" si era mostrato scandalizzato – sempre attraverso le telecamere della Rai – del comportamento di Bertinotti il quale non aveva fatto vincere il centrosinistra per ritagliarsi una fetta tutta sua – da comunista "radicale" che incontra nientemeno che il "Comandante Marcos", negli anni 90 – all’interno dell’emiciclo parlamentare.
Il bello è che tutti questi personaggi – tutti assieme appassionatamente, si potrebbe scrivere! – pendono pericolosamente dalla parte di "Eurolandia", dei padroni del denaro, di quelli che fanno il gioco delle tre carte planetario attraverso il signoraggio e la riserva frazionale, di quelli che vorrebbero vedere il "Regno dell’Uomo" (in cui un’umanità ridotta di dimensione è completamente schiava del potere finanziario e burocratico) che sostituirebbe il cosiddetto "Regno di Dio", ovvero la saggezza cosmica tramandata dalla Tradizione Aghartiana basata sull’intelligenza universale che si esprime dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo senza soluzione di continuità, e di cui la nostra condizione materiale è solo un passaggio, che, però, alcuni "geni" vorrebbero far diventare definitivo (Novus Ordo Seclorum, appunto).
In quella ormai famosa puntata di AnnoZero del marzo 2008 in cui Giulio Tremonti parlava esplicitamente di "illuminati" dietro le quinte della globalizzazione degli anni ’90-’00, gli ospiti Fausto Bertinotti, Marco Travaglio e lo stesso Michele Santoro, facevano la figura degli ingenui che cascano dalle nuvole, di fronte alla realtà del vero Potere Incommensurabile rivelata in diretta tv dal popolare economista valtellinese.
Ma come? Tremonti che parla di "illuminati" come se fosse David Icke?!
E adesso, due anni dopo da quella rivelazione storica sbandierata in diretta sulla Rai come niente fosse, l’opposizione è ancora lì a stare dietro a Nicki Vendola, PierLuigi Bersani e Tonino DiPietro i quali, se non ci fosse Sua Emittenza nello "schieramento avverso" sarebbero probabilmente disoccupati, come ho lasciato intendere in un altro post del blog.
E sono sempre lì a parlare di "rilancio dell’economia!" di "prima di tutto il lavoro!" e altre cose retrò-novecentesche di questo tipo (mi viene in mente il manifesto elettorale 4×6 di quel tipo, Tirreno Bianchi, di Rifondazione, con un elmetto rosso in testa, il cui slogan è "Diritti al lavoro", un doppiosenso degno di Gianni Drudi).
E, nello stesso tempo, "Il Giornale" diretto dal perfido Vittorio Feltri, confeziona un articolo sul signoraggio bancario e addirittura ne parla in televisione un alleato di Berlusconi, tale Storace, mentre Mario Borghezio, all’europarlamento di Strasburgo, critica le nomine politiche europee provenienti dal Gruppo Bilderberg, critica il Trattato Di Lisbona e apre anche a coloro che chiedono il Disclosure sugli UFO ed extraterrestri da parte di Usa e Russia dopo che hanno aperto gli archivi sugli UFO i paesi minori, soprattutto quelli del SudAmerica.
Tornando alle "speranze" che i mezzi di comunicazione di massa, i mezzi di comunicazione mainstream riescano prima o poi a far filtrare della roba dal sottobosco dell’informazione alternativa o controinformazione (un po’, forse, come sta facendo Adam Kadmon alla radio nello "Zoo di 105"), c’è da dire che si è di fronte a ciò che possiamo chiamare "ingorgo stradale di diverse disinformazioni".
Cosa voglio dire con questo?
Che Beppe Grillo e il suo blog parlano di "fuori i condannati dal parlamento" ma non di un nuovo sistema finanziario contrario agli interessi, squisitamente occidentali, dei "Bilderbergers"; che i "Berluscones" sono visceralmente antieuropeisti e contro la mafia finanziaria-globalista occidentale ma se ne fregano se il parlamento italiano è diventato un covo di non impuniti, e con la costituzione del 1948 si ci puliscono le scarpe dopo essere entrati a casa; i Vendoliani-Bersaniani parlano di "diritto al lavoro" ma guai se muovono critiche dirette alle loro banche amiche e stanno sempre dalla parte dei diktat dell’Unione Europea; DiPietro è a fianco dei magistrati e della costituzione "senza se e senza ma" ma nella scorsa legislatura ha votato contro la commissione d’inchiesta sui fatti sanguinosi durante il G8 del 2001 a Genova.
Insomma, "diciamo questo, ma non diciamo quello", un’informazione parziale che non fa che confondere ulteriormente le idee a una massa di elettori intontita, confusa, ma – chissà perchè – sempre pronta a dare fiducia (votando l’uno per paura che vinca l’altro) a un sistema di potere implicitamente oppressivo e ultraburocratico, il quale sfrutta ogni possibile divisione partitica o pseudopolitica per continuare nei suoi due giochetti preferiti: "azione-reazione-soluzione" e "divide et impera" mentre il concetto di "appartenenza politico-partitica", specialmente e fortunatamente nelle nuove generazioni, si sta sgretolando a una velocità supersonica, di cui non ci si rende conto del tutto.
Perciò, in ultima analisi, dico questo: non è molto sensato attendere un "disclosure informativo" da parte dei mezzi di comunicazione di massa, poichè i gruppi di potere che tengono le redini di questi ultimi non avvertono il desiderio di aprirsi davvero al sottobosco dell’informazione alternativa, tranne alcuni casi rari, come una puntata di Matrix su Canale cinque dedicata ai dubbi sulla versione ufficiale dell’attentato alle Torri Gemelle e al Pentagono (tema mai affrontato da Travaglio, Santoro o Grillo!), una puntata di Mistero su Italia uno dedicata ai cambiamenti climatici artificiali attraverso le scie chimiche e alla tecnologia occulta HAARP, e il programma Rebus sulla rete regionale Videolina condotto dal presentatore Maurizio DeCollanz.
E’ senz’altro sensato, invece, vedere in tutta questa diffusione di notizie "non allineate", in questa diffusa "nebulizzazione" quotidiana – soprattutto attraverso gli strumenti che ci offre la telematica contemporanea – una specie di formiche rosse che mangiucchiano, comportandosi come i tarli nei mobili, un sistema di potere informativo-ipnotizzante centralista sempre più sorpassato e contraddittorio (vedi il dietrofront recente sull’influenza H1N1, per esempio).
Per dirla con il titolo di un libro uscito da poco, il quale tratta solo molto marginalmente degli argomenti di questo blog, vi saranno "Centomila punture di spillo" che renderanno sempre più povero di vita l’attuale universo, "in chiaro", delle notizie circolanti controllate rigidamente da persone i cui piani non coincidono esattamente con, scriviamo così, la saggezza universale la quale esiste soltanto in una specie di "tunnel di luce", senza soluzione di continuità, che va dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande e nel quale il mondo "a misura d’uomo" che conosciamo non è affatto "misura di tutte le cose", come impongono di pensare i padroni del mondo, nei modi più subdoli.

 

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Un commento su “Centomila punture di spillo

  1. danilo1966 il said:

    intelligente disquisizione: mi trovi perfettamente in sintonia.
    Basta con le ipocrisie.
    Danilo

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