AMARCORD sui meravigliosi anni 2000 – seconda parte



1) Il puzzo della contiguità tra le associazioni criminali organizzate e lo stato.
Connivenze e omertà tra la criminalità organizzata e il mondo politico, economico e finanziario.
Io mi vergogno profondamente di essere italiano; purtroppo, da ligure, sono stato annesso dopo l'età napoleonica, nel 1810 e rotti. Da allora, la gloriosa repubblica genovese è stata costretta a far parte della ridicola italietta.
Collusioni, contiguità e connivenze. Assolutamente tollerate e, anzi, avvantaggiate…tant'è che diversi inquisiti e condannati per avere avuto contatti con Cosa Nostra, con gli "uomini d'onore al di sopra della legge", siedono sui banchi del senato.
Però ha ragione Paolo Barnard quando scrive che esiste una cupola molto più grossa, a livello globale, che s'è rinforzata dagli anni 70 in poi.
Organizzazioni "filantropiche", di tipo massonico-finanziario, le quali hanno spinto all'High Octane Capitalism – soprattutto dopo il 1992 – grazie anche ai politicanti di ogni nazione, che fanno i camerieri e i lustrascarpe delle maggiori banche occidentali, le quali finanziano i padroni delle multinazionali.
Queste banche occidentali accumulano capitali stampando e prestando danaro dal nulla, e decidendo che tipo di multinazionali finanziare. Strumenti del tutto antidemocratici, con l'appoggio di una democrazia di facciata.
Per esempio, vi sono imprenditori prestati alla politica, che piacciono perchè – si dice – "hanno le idee chiare".
E parecchi medio-piccoli imprenditori (una discreta parte della piccola borghesia) si sono sentiti ben rappresentati da uno come "Sua emittenza".
Le carampane lo ammirano, e ne sono affascinate. Ammaliate dal suo charme da cantante sulle navi da crociera.
Oltretutto, si sentono vicine a lui per quanto riguarda la decadenza galoppante, ben restaurata grazie a ceroni, fard, lifting e maschere, oltre che trapianti di capelli.

2) Vivere in un mondo dorato, blindato nei confronti della realtà esterna, che vuole entrare ma non viene fatta partecipare, a causa di tutti questi "Mr. Ego", sbruffoni e sempliciotti, i quali non fanno che ripetere sempre i loro triti repertori da avanspettacolo.
Non sia mai che ci possa essere un'informazione libera, pulita e non pilotata!
Da liberali, dopo la caduta del muro di Berlino, si è diventati stalinisti…
Come viene evocata la "maggioranza uscita dalle urne", il sostegno della "maggioranza del popolo", una sorta di psicodramma sociale provocato da furibondi egoismi ed egocentrismi al di là di qualsiasi logica, tranne quella del mercato.
Siamo in presenza di una sorta di mania – nel senso psichiatrico del termine – istrionica, con gli ex comunisti ridotti a esserne conniventi.
Osserviamo lo spettacolo fornito da questi personaggi, i quali si illudono di essere sempre "sulla cresta dell'onda" e di "avere sempre il vento giusto dalla loro parte".
Vi è l'intimidazione dei cittadini (ridotti a plebe, popolino, popolame, sudditi spettatori e consumatori) da parte della classe dirigente economica, finanziaria, politica, clericale: e vengono utilizzate – per lo scopo – cariche di violenza incredibili.
Se vedete gran parte della Tv e dei giornali, ma anche in Rete, vi accorgerete che è un continuo insultare violentemente l'intelligenza del lettore o dello spettatore.
Pier Paolo Pasolini aveva previsto con lucidità cosa sarebbe successo nei 30 anni successivi al 1980.
Prendiamo, ad esempio, questi attuali conduttori della Tv del sabato sera, di programmi ripetitivi quanto diseducativi, a cui abbinano persino la "lotteria Italia".
Queste trasmissioni come "Affari tuoi" sono il trionfo del conformismo più velenoso, quello che fa produrre i miseri sogni del cavolo all'italietta piccolo borghese.
Chi va contro questo modo di pensare becero, viene di solito chiamato, a scelta, "sognatore", "comunista", "illuso", "utopista", "terrorista".
Si è proprio giunti al nulla!
Mediaset può avere tutto il successo e i picchi d'ascolto che vuole ma, se non ha vita dentro, si trova in una situazione come quella descritta nell'albo di Dylan Dog, La zona del crepuscolo, in cui tutti sono attivi, tutti sembrano contenti, e in realtà sono zombi, i quali ripetono sempre le stesse cose in modo meccanico, per inerzia.
Questi sono gli schiavi più spaventosi, quelli "soddisfatti e col sorriso sulle labbra" proprio come nelle pubblicità.
Il "contagio" è arrivato dagli Stati Uniti a partire dagli anni cinquanta.
 

3) Oggi sembra non funzionare più niente per il verso giusto.
Il menefreghismo del Potere nei confronti delle cose belle e fatte bene è devastante.
Basta rendersi di come si viva immersi in una specie di Stalinismo dello Spettacolo, con gli applausi che vengono dati al vuoto pneumatico.
Ciò che viene generalmente chiamato "Potere", prima che essere potere economico e finanziario, è potere di controllo sulla vita quotidiana delle persone. Propaganda e persuasione occulta. Indurre a pensare che le cose siano in un modo, e invece sono in un altro. Condizionamento sulla percezione della realtà, a leggerla in una determinata maniera voluta dal "Potere".
Deregulation finanziaria. Stupidaggini aziendaliste come "l'inno della Toyota".
LiberalDemocrazia è sinonimo di Globalizzazione? Corporation? Multinazionali che agiscono fregandosene di qualsiasi stato e si comportano in maniera non democratica?
La politica istituzionale svuotata di valore.
Malafede nei confronti del centrosinistra vittorioso nell'aprile 1996. Dopo nemmeno un anno, l'ingenuo sogno di vedere gli eredi de "la falce e martello" al potere si era già sgonfiato, giustamente.
La vittoria italiana ai campionati del mondo di calcio dieci anni dopo, nel 2006, aveva ormai un'aria di finzione senza limiti. Culto dell'immagine globalizzata, soprattutto a livello sportivo, cinematografico-televisivo e musicale.
Al di sopra, sempre e soltanto il mercato.
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Un commento su “AMARCORD sui meravigliosi anni 2000 – seconda parte

  1. pietroatzeni il said:

    Abbiamo, anzi hanno, messo in vendita tutto come se ciò fosse possibile… Siamo, ma farei meglio a dire sono, morti e non ce ne siamo ancora accorti. Ciao. Pietro.

I commenti sono chiusi.